Piemonte: Nuovo Protocollo ITACA Edifici

Nuovo protocollo ITACA

Innanzitutto, cos’è?

Il Protocollo Itaca è uno strumento di valutazione del livello di sostenibilità energetica e ambientale degli edifici.

Il Protocollo permette di verificare le prestazioni di un edificio in riferimento:

  • ai consumi dell’edificio
  • all’efficienza energetica
  • all’impatto sull’ambiente
  • all’impatto salute dell’uomo

Lo finalità è quello di favorire la realizzazione di edifici sempre più innovativi, a energia zero, a ridotti consumi di acqua, nonché materiali che nella loro produzione comportino bassi consumi energetici e nello stesso tempo garantiscano un elevato comfort.

È stato pubblicato sul bollettino ufficiale della Regione Piemonte il ‘Protocollo ITACA – Regione Piemonte – Edifici’, il sistema di valutazione della sostenibilità degli interventi in edilizia.

Il Protocollo, pubblicato nella Delibera 42-7890 del 16 novembre 2018, definisce gli standard tecnici per l’edilizia residenziale e quella non residenziale (attività ricettive, industriali, artigianali, direzionali, scolastiche, ricreative e sportive).

La valutazione riguarda l’edificio e le aree di pertinenza esterne, sia per l’edilizia residenziale che per quella non residenziale e va eseguita sia sugli edifici di nuova costruzione che su quelli soggetti a ristrutturazione importante di primo o secondo livello (Decreto 26 giugno 2015).

La valutazione della sostenibilità degli edifici è basata su criteri economici, ambientali e sociali. Le aree di valutazione del Protocollo sono cinque:
– qualità dell’aria;
– consumo di risorse;
– carichi ambientali;
– qualità dell’ambiente interno;
– qualità del servizio.
Riqualificazione dell’edificato e rigenerazione urbana

A metà novembre, la Giunta regionale ha definito i parametri tecnici, i criteri e le premialità per la realizzazione degli interventi finalizzati alla limitazione del consumo del suolo, alla riqualificazione degli edifici esistenti sotto i profili della sicurezza statica e della prestazione energetica e al miglioramento della qualità ambientale, paesaggistica ed architettonica del tessuto edificato.

Tali parametri, criteri e premialità sono previsti dalla LR 16/2018 per il riuso, la riqualificazione dell’edificato e la rigenerazione urbana, sono articolati in funzione della complessità dell’intervento e riguardano la ristrutturazione edilizia con ampliamento, la certificazione della sostenibilità ambientale ed energetica, il recupero funzionale dei rustici, la rigenerazione urbana, la deimpermeabilizzazione dei suoli, la demolizione selettiva e il recupero dei materiali prodotti, la bonifica del suolo.

L’obiettivo è quello di promuovere il ricorso a soluzioni capaci di superare il livello standard di progettazione a vantaggio di interventi davvero innovativi dal punto di vista della sostenibilità urbana.