Direttiva Macchine – Impact assesment study 2020

Studio per la valutazione d’impatto di un’eventuale revisione della Direttiva Macchine 2006/42/CE

La Commissione Europea ha pubblicato lo studio per la valutazione dell’impatto delle diverse opzioni individuate per un’eventuale revisione della Direttiva Macchine.

Lo scopo dello studio era valutare gli impatti delle diverse opzioni individuate al fine di selezionare l’opzione o le opzioni più efficaci in termini di costi e garanzia del miglioramento del livello di salute e sicurezza.

Lo studio si è focalizzato sui miglioramenti e le semplificazioni necessarie per rendere la Direttiva più longeva, sulla verifica dell’idoneità della Direttiva alla tecnologia IoT, all’intelligenza artificiale, ai robot autonomi e alla sicurezza informatica e sul quadro giuridico necessario per uno sviluppo del mercato unico digitale e la competitività europea sui mercati globali.

Lo studio conclude che nel complesso la Direttiva Macchine è adatta allo scopo ma anche che l’implementazione di diverse opzioni di revisione presenta un potenziale miglioramento dell’efficacia e dell’efficienza della Direttiva stessa.

Gli obiettivi generali della revisione sono:
– Creare condizioni di parità per gli operatori economici e promozione della competitività del settore dei macchinari nel mercato globale e digitale
– Aumentare il livello di fiducia dei consumatori e degli operatori nelle tecnologie digitali

Gli obiettivi specifici della revisione sono:
– Chiarire il campo di applicazione.
– Allineare la Direttiva al Nuovo Quadro Legislativo (Decisione 768/2008).
– Preservare il principio della neutralità tecnologica che consente l’uso di tecnologie innovative nella misura in cui è garantita la sicurezza.
– Ridurre i requisiti amministrativi relativi alla documentazione.
– Far fronte ai nuovi rischi legati alle tecnologie digitali emergenti.

Le opzioni di revisione prese in considerazione sono le seguenti:

Policy Option 1 – affrontare nuove sfide e rischi posti dagli sviluppi tecnologici, adattando i requisiti essenziali di sicurezza (RES). La progressiva digitalizzazione delle macchine introduce, infatti, nuovi elementi da valutare in ottica di potenziale aumento dei rischi. Nell’analisi di tale opzione, sono stati quindi approfonditi: la connessione in rete dei macchinari e i rischi causati da problemi di connettività; l’adattamento dei RES per i robot collaborativi, l’intelligenza artificiale e l’apprendimento automatico, i software di correzione e gli aggiornamenti, la sicurezza informatica (cybersecurity).

Policy Option 2 – affrontare in dettaglio le problematiche identificate durante la valutazione della Direttiva, tra cui il mancato allineamento della Direttiva al New Legislative Framework, chiarimenti sul campo di applicazione e relazione con altre Direttive, tra cui LVD, RED, ATEX e Ascensori, migliorare le definizioni, tra cui in particolare quella di “quasi macchine”, possibilità di consentire formati digitali per le istruzioni.

Policy Option 3 – Modifica dell’allegato IV sulle macchine ad alto rischio. Si sta valutando l’eventuale rimozione del controllo interno della fabbricazione per i prodotti dell’allegato IV (autodichiarazione da parte del fabbricante quando le norme armonizzate esistenti sono pienamente rispettate). Altra ipotesi aperta è l’eventuale aggiornamento dell’elenco delle macchine presenti e, in generale, l’analisi di adeguatezza degli standard di riferimento, oggi utilizzati per il controllo interno di tali macchine da parte dei fabbricanti.

Policy Option 4 – Conversione della direttiva in un Regolamento. In generale tale ipotesi è supportata anche dall’industria, per il fatto che ridurrebbe i ritardi nei recepimenti nazionali e le differenze di interpretazione tra gli Stati Membri con conseguente riduzione dei costi per i soggetti che immettono le macchine sul mercato.